Malati d’azzardo: la ludopatia

Malati d’azzardo: la ludopatia

L’ industria del gioco fattura cifre sempre più strabilianti. Accanto agli introiti una piaga sociale, che va contrastata

Negli ultimi anni il gioco d’azzardo ha visto una vera e propria espansione. Mentre prima  riguardava una piccola cerchia di persone, oggi, grazie anche ai  giochi online, è alla portata di tutti. Il fenomeno detto gambling o ludopatia, crea una vera e propria dipendenza da gioco.

Sintomi del giocatore patologico:

contare sugli altri per procurarsi il denaro 

bisogno di una quantità crescente di denaro per raggiungere l’eccitazione desiderata 

irrequietezza o irritazione a seguito di tentativi di riduzione o interruzione gioco 

ripetuti tentativi infruttuosi per controllare, ridurre o smettere il gioco

preoccupazione per il gioco (pensieri persistenti sul gioco)

spesso il gioco è preceduto da emozioni negative, ansia e depressione

dopo la perdita il soggetto è spinto a ritentare

mente per nascondere l’entità del coinvolgimento con il gioco

mette a repentaglio o perde una relazione

 Il piacere del gioco diventa un impulso incontrollabile, che incide sulla salute psicofisica del giocatore. Le problematiche che ne conseguono riguardano anche la sua sfera familiare, lavorativa e sociale. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità circa il 3% della popolazione adulta è ludopatico, quindi circa un milione e mezzo di italiani. L’ isolamento prodotto dal Covid  e la comodità della propria abitazione, hanno portato un numero di persone sempre maggiore a giocare online.  Così non dovendosi spostare o frequentare luoghi  pericolosi, come le case da gioco clandestine e soprattutto in totale anonimato, molti preferiscono questa modalità di gioco. Hanno destato molto scalpore i recenti casi di cronaca sulle scommesse online. Protagonisti alcuni calciatori o figure del mondo del calcio con una vera e propria ludopatia, arrivati a debiti esorbitanti e a frequentazioni pericolose.

download Malati d’azzardo: la ludopatia

Smettere repentinamente di giocare può provocare astinenza a livello fisico : insonnia, affaticamento, ansia, irrequietezza, aumento della frequenza cardiaca e a livello psichico : tristezza, difficoltà di concentrazione, sbalzi d’ umore, forte senso di vuoto. Fino ad arrivare al craving, il pensiero fisso e costante del gioco, come unica fonte di piacere e soddisfazione.

Come uscire dalla dipendenza. Bisogna prima di tutto riconoscere di avere un problema e chiedere aiuto ai propri familiari e ai medici di famiglia, che indirizzeranno la persona verso le strutture più adeguate.
I medici specializzati nella cura della dipendenza da gioco d’azzardo offrono aiuto psicologico per indagare e capire quali sono le cause che hanno innescato la dipendenza e cercare di risolverle.

Una delle terapie più utilizzate per trattare la ludopatia è la psicoterapia cognitivo comportamentale, che ha lo scopo di insegnare al paziente a fronteggiare il desiderio di giocare e gli eventi stressanti che possono minare il percorso di disintossicazione. Lo stato lucra sul gioco d’ azzardo e quindi fa ben poco per arginare il problema.

“Un giocatore perde sempre. Perde denaro, dignità e tempo. E se vince, tesse intorno a sé una tela di ragno.” Mosè Maimonide

Foto in copertina: Assoutenti
Foto all’ interno: Famiglia Cristiana

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