Mare nostrum
Napoli, il lungomare non avrà le pedane in legno.
Bocciato, a sorpresa, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali il progetto sulla piattaforma rimovibile.
Il progetto dell’ Assessorato all’ Urbanistica del Comune di Napoli, in lavorazione da circa due anni, prevedeva la costruzione di una piattaforma in legno sulla scogliera di via Caracciolo. La struttura, con rampa per disabili, era di circa 690 mq ed avrebbe garantito l’ ingresso ad oltre mille persone. Il mare di Napoli oltre ad essere uno degli scenari più belli al mondo è anche balneabile e gode di acque cristalline. In una città sempre più turistica l’ accesso alle spiagge diventa chimera.
I bagnanti prendono d’ assalto le poche spiagge libere. Questo progetto, che prevedeva l’ uso di piattaforme rimovibili per pochi mesi, poteva essere una soluzione.

Emilio Borrelli ( Avs) su Facebook: ”È surreale che ai cittadini e ai turisti venga negato l’accesso al mare. Le spiagge pubbliche sono già stracolme e l’estate deve ancora iniziare. In questo contesto la Soprintendenza boccia un progetto che poteva rappresentare una soluzione concreta, un alleggerimento al sovraffollamento delle spiagge. Oltre a negare i diritti, gli uffici della Soprintendenza ci indichino anche delle soluzioni, ci facciano capire dove è possibile realizzare una piattaforma per consentire la fruizione della risorsa mare. La tutela dei beni culturali è senz’altro una priorità, ma questa deve coincidere con l’accesso ai diritti per tutti. E’ necessario e urgente individuare e rendere disponibili nuovi spazi balneabili, anche per ragioni di sicurezza pubblica. Chiedo al Comune di presentare immediatamente un nuovo progetto, sperando che questa volta la Soprintendenza possa aiutare a trovare una soluzione che vada a favore di tutti”.
Anche il conduttore radiofonico Gianni Simioli ha voluto dire la sua opinione sulla vicenda: “Non possiamo rassegnarci all’idea che Napoli, affacciata su uno dei mari più belli del mondo, continui a essere inaccessibile ai suoi stessi cittadini. Per questo lanceremo una campagna di comunicazione per raccogliere proposte concrete, ascoltare il territorio e convincere la Soprintendenza a uscire dalla logica dei ‘no’ e diventare parte attiva nella costruzione di soluzioni. Serve un approccio moderno e partecipato perché la bellezza si tutela anche garantendo la possibilità di viverla”.
La questione dell’ accessibilità al mare non è solo Napoletana. Le località balneari hanno poche spiagge libere e presentano spesso queste problematiche. Dispiace, però, vedere bocciata quella che poteva essere una valida soluzione. L’idea delle pedane non è nuova, rilanciata più volte nel corso degli anni. Vari tentativi sono stati fatti con De Magistris, trovando anche l’appoggio dell’imprenditoria locale.
Nel frattempo il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II sta studiando un progetto di pedane solarium, in stretta collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali. Fosse la volta buona…
Foto copertina: Reportweb
Foto all’ interno: Fanpage
Share this content:
Commento all'articolo